sabato 15 marzo 2014

A te, mio piccolo bocciolo

“Tu hai la facoltà di scegliere”. Quante volte noi adolescenti abbiamo aspettato la maggiore età per sentirci proferire questa frase;quanti milioni di donne hanno lottato nei secoli affinché queste parole fossero rivolte anche alla loro condizione; quanti religiosi ed amanti di Dio hanno annunciato questo messaggio per convertire le popolazioni di non credenti.
Tuttavia questa frase nel mio caso, cara Rocchina, ha avuto il potere di cambiare il corso della mia e della tua vita.
Tutto è cominciato nel 2000:
è stata tua sorella a desiderare la tua venuta al mondo; io non ero molto propensa a dividermi di nuovo tra pappe e pannolini,sapendo quanto fosse dura la comparsa di un nuovo essere sulla terra in questo periodo.
Tuttavia il nostro amore è stato più grande, e tu, piccolo germoglio ancora flebile, hai iniziato a mettere le tue radici su questa terra arsa che è il mondo.
E cosa può essere più bello di una primavera? Tutto rifiorisce, la natura si dipinge dei colori sgargianti dei fiori, del verde dei prati e degli alberi, dell’ azzurro delle giornate più serene, del giallo del sole che riscalda i nostri volti e i nostri cuori ed attraverso la brezza leggera porta una ventata di allegria.
Questo sei per me, Rocchina, una ventata di allegria, pace, serenità, in un mondo tanto crudele e maligno. Ma poi arriva la tempesta, l’acquazzone; si sa, è normale che ciò possa accadere, anche nella più assolata delle stagioni.
E quando sei sdraiato su un prato a goderti la natura, l’acquazzone ti coglie impreparato e ti bagni tutta, senza poter trovare riparo.
Nel mio caso l’ acquazzone, la doccia fredda mi ha colta in un paesaggio meno idilliaco di quello della natura fresca di primavera:ero in un lettino bianco, privo dei colori sgargianti che tanto ti piaceranno e che, ne sono sicura, guarderai con occhi affascinati; i miei pensieri si sono scontrati come nuvole cariche di pioggia, alla voce tuonante del medico che mi annunciava che a causa del tumore riscontratomi dovevo “ SCEGLIERE”.
Vivere, sacrificando te, mio piccolo bocciolo, o morire, sacrificando e sottomettendo il mio ego, affinché tu potessi crescere ed irrobustirti come l’albero delle ciliegie che ti piacciono tanto, al cui solo sapore scalciavi con grande forza.
E adesso sono qui, seduta alla scrivania della mia camera a scrivere questa lettera per te, che nascerai a breve, ma non conoscerai mai il mio volto, se non attraverso le fotografie che troverai in casa ed a quell’amore grande che ci lega senza accorgercene.
E già… sono qui a scriverti perché la mia scelta già l’ ho presa: devi vivere!
Devi urlare al mondo non appena uscirai dal mio ventre caldo! Devi scoprire quant’è bella questa vita, fatta di gioie e dolori, di lacrime e sorrisi, di amori, di amicizie, di passioni, di scoperte.
Solo in questo modo potrai utilizzare le tue unghiette, scavare nel terreno per fare spazio alla tua rosellina appena piantata, o, in futuro, utilizzarle per farti spazio nel mondo del lavoro, per portare avanti le tue idee.
VIVI! Guarda il cielo, l’arcobaleno, le stelle…
Guarda e gioisci, perché sei al mondo, e non c’è niente di più bello che poter dire: “Io c’ero”. Sono sicura che quando diventerai un po’ più grande vorrai sapere dov’è la tua mamma…non prestare attenzione a quelli che ti diranno: “ non c’è perché ti ha amato troppo”. In loro riscontrerai un sentimento di pietà, di commiserazione…
Invece no! Leggi questa lettera tutte le volte che ti porrai questa domanda. Io non ci sarò più perché ho desiderato che fossi tu a venire al mondo, perché ti ho amata fin dal momento in cui ho solo avuto il presentimento che tu fossi nel mio ventre e se tutto ciò per me si sarebbe tradotto con il verbo morire a me non è interessato!
VIVI e sii felice per quello che sei, perché non ci sarà nessuno al mondo migliore di te! Leggi questa lettera quando ti parrà il momento opportuno; leggila e pensa!
Ora rivolgo a te la mia frase: Tu hai la facoltà di scegliere! Sii protagonista della tua vita e non permettere mai che qualcuno scelga al posto tuo.

Con amore

La tua mamma


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